CORO ANA VALNURE

DAL RICORDO DI UN EX CORISTA

"Era la primavera del 1973 e facevo parte del consiglio pastorale della parrocchia di San Bernardino di Bettola. Ad una riunione del consiglio pastorale, senza nessun ordine del giorno in programma, Don Vincenzo Calda, il nostro indimenticabile parroco, fa una proposta: bisognerebbe fare qualcosa per coinvolgere buona parte dei parrocchiani e dei cittadini, creare qualcosa di utile, di bello e pensare al domani. Il consiglio pastorale era composto da 16 persone: quattro uomini adulti, quattro donne adulte, quattro ragazzi, quattro ragazze e il prete. Naturalmente la parte degli adulti, uomini e donne, era quella che aveva più potere decisionale assieme a Don Vincenzo. Subito una signora, la signora Fagnoni, fa una proposta: sarebbe bello avere una banda musicale, magari in concorrenza con quella di Pontedellolio. Con i dovuti modi la sua bella proposta venne accantonata, perché a Bettola al tempo, non c'era una cultura musicale e nessuno che sapesse suonare strumenti, perciò era difficile partire senza nessuna esperienza in proposito, Un'altra signora, la signora Bruna Bersani, fa un altra proposta: creare un bel coro, così tutti quelli che ne faranno parte, potranno esprimere le loro qualità artistiche ed allietare coloro che verranno ad ascoltarli. Don Vincenzo ha fatto sua questa proposta, si è reso disponibile a dirigere il coro e a mettere a disposizione il alone parrocchiale per le prove. Subito si è partiti alla ricerca dei coristi. I due protagonisti principali di questa ricerca delle voci sono starti due giovani in quel mio, che purtroppo ora non sono più tra noi. Uno era Carluccio Mizzi e l'altro Emilio Bersani. Si sono divisi le due parrocchie di Bettola, uno in San Giovanni e l'altro in San Bernardino. In poco tempo sino state sentite diverse persone, anche figure popolari che subito hanno accettato con entusiasmo: ricordo il maestro Gino Pancera, il presidente dell'Avis di quegli anni Aldino Metti, il direttore delle poste Carlo Davì, il bidello della scuola Mario Carini, il messo comunale Antonio Camia, l'imbianchino Gianni Milza, il parrucchiere Primino Molinelli, il povero Baracca (Bruno Gotti) che è mancato da poco tempo, i signori Pierluigi Bersani, Sergio Bersani, Gigi Fagnoni, Ernesto Fogliazza, Giulio Bergonzi, Gianni Costa e tanti altri. Poi c'erano le donne: signore Maria Teresa Pancera, Teresa Molinari, Germana Carinini, Giuseppina Albertelli e Nazzani Maria Luisa. Ci si trovava nel salone parrocchiale una volta la settimana per le prove. Don Vincenzo ci ha divisi per voci: entri, baritoni ecc. e in pochi mesi siamo riusciti a preparare diversi canti che poi abbiamo eseguito nella chiesa di San Bernardino, poi in San Giovanni. Abbiamo avuto anche richieste fuori Bettola, siamo stati invitati a Calenzano, Aglio Valperino e Groppo Ducale. Ricordo i primi canti che abbiamo imparato, e visto che il nostro direttore era il prete, la prima canzone non poteva non essere che La domenica andando alla messa, insieme a La pastora, La montanara, Vola, vola, vola, e tante altre e il repertorio di canti che accompagnavano la Santa Messa. Così è nata la CORALE BETTOLESE, una bella realtà che ancora adesso dopo mezzo secolo di concerti, allieta le nostre giornate."