MONTOSERO
Luogo a me particolarmente caro dove affondano parte delle mie radici essendo il paese nativo di mia madre. Il paese prende il nome dall' omonimo monte Osero una montagna dell'appennino ligure/piacentino di oltre 1300 metri situata sullo spartiacque tra la Val Perino e la Val Nure, sul versante sud-ovest , ad ovest abbiamo la val Perino, a nord-est il monte Zucchero su cui sono stati ritrovati dei reperti riferibili all'età del bronzo, quindi indice dell'antico popolamento di queste aree, ed infine ad est abbiamo una bella veduta che spazia sulla media ed alta Val Nure. Il nucleo rurale storico di Montosero è abbarbicato intorno alla sua antica chiesa dedicata a Sant' Andrea le prime notizie risalgono al1499 quando questo luogo di culto cristiano era retto da Don Domenico Piccoli che era pure rettore della chiesa della non lontana Calenzano. Andando poi al 1656 Don Domenico Cavanna scrisse: "Sotto le mie suddette chiese ( La chiesa parrocchiale di San Lorenzo, di Sant 'Andrea di Montosero e di San Biagio in Erbia ) non vi sono bestemmiatori, usurai, concubini di sorta alcuna, ne streghe ne stregoni." L'area su cui sorge la chiesa il campanile ed un piccolo Camposanto ha una forma semicircolare ed è delimitata da un muro perimetrale in sasso molto ampio di circa 80 mentri; la chiesa è rialzata di circa 5 metri rispetto al piano viabile in quando come da prassi gli edifici di culto venivano posti in posizione rialzata e dominante rispetto agli altri edifici. L'antico nucleo rurale di Montosero con strutture in pietra e "ciappe" si trova immediatamente alle spalle della chiesa in direzione nord-est e vi sono osservabili alcuni edifici purtroppo oramai in rovina con murature curvilinee seguenti l'andamento della stradina che lo attraversa dandoci visivamente e coerentemente la realtà viaria del borgo immutata nel tempo e che meriterebbe di essere conservata per la sua originalità. negli antichi edifici in pietra ritroviamo alcune precise caratteristiche riferibili all'architettura eulitica primitiva inglobata in altre strutture pseudoeulitiche che ci portano ad antichi sistemi costruttivi locali quali ad esempio l'utilizzo di anche grosse architravi in legno. Da menzionare anche l'originale sorgente sulfurea posta a circa 400 metri dalla chiesa verso nord-est originata dalle falde del monte Zucchero raggiungibile seguendo una vecchia strada a tratti ancora lastricata e che da sempre viene utilizzata a scopo curativo da molte generazioni. ( Mia mamma diceva che sapeva di uovo marcio ma che faceva bene!!! ) Purtroppo anche qui come molte altre zone dell'appennino, abbiamo dovuto assistere ad un progressivo spopolamento ed emigrazione all' estero ed in Italia di molte persone se pensiamo che al censimento delle popolazioni del 1951, 1971, e 1991 erano 72, 68, 26, ora siamo intorno alle 20 unità, con effetto di depauperare anche a livello sociale il territorio, questo nonostante Montosero fosse una delle frazioni del comune di Bettola più attive e ricche di nuclei familiari. Nonostante questo c'è chi stoicamente resiste nel vivere e mantenere la frazione viva facendo una preziosa operazione di controllo del territorio così vitale ed importante per i nostri martoriati appennini. La zona si presta per escursioni e vita all'aria aperta in una natura quasi incontaminata, inserita nella rete sentieristica del www.trailvalley.it tra cui il bellissimo percorso detto del "Borgo fantasma " che passa anche alla vicina località rurale abbandonata di "Chiappa" di cui mi sono occupato in un post precedente.